Quella stessa sera e nei giorni successivi, con la musica in sottofondo, scrissi le parti fondamentali della saga. Il testo poi rimase lì in attesa, insieme a molti altri, per diversi anni. Durante un momento di passaggio, compresi che era importante dare spazio al valore che aveva per me la scrittura. Allora il racconto del Lupo nero mi raggiunse di nuovo per dare voce ad Arkan, il mondo di Tor, che non avevo mai dimenticato.
Scrivere per me è nutrimento, mi dà modo di viaggiare, creare luoghi, mondi e vite che mi mettono alla prova. È anche ricerca costante e studio. Ho la certezza che la mia penna evolva con me.
Per molti dei miei personaggi prendo spunto dalla vita reale. Catturo elementi che muovono la mia intuizione per poi, con una loro analisi, unire il tutto e forgiare personaggi e ambienti. Durante la stesura della serie ho riempito pagine e pagine con schemi, note e storie parallele per ognuno di loro. E proprio uno di questi racconti che mi ha suggerito la storia derivata.